Il progetto molto ricco di temi e attività ha lo scopo di dare da una parte “una completezza educativa” per ciò che riguarda la musica, dall’altra la possibilità di lavorare su aspetti molto diversi tra loro. La struttura quindi si presenta elastica con l’intento di creare una dinamicità con il contesto in cui viene presentata. L’esperienza mi ha insegnato che a seconda dei luoghi e delle diverse scuole possono esserci diverse problematiche, particolari esigenze, per questo il programma non può essere statico, univoco nella sua proposta, ma deve essere in grado, supportato da una persona capace di farlo, di sviluppare i suoi aspetti più adatti a quel determinato contesto o situazione.
Sintesi del percorso:
- Educazione all’ascolto
- Il Ritmo
- Educazione alla voce
- Approccio vocale e strumentale alla melodia (e al ritmo)
- Interpretazione motoria degli eventi sonori
- Sviluppo delle capacità di ascolto e della concentrazione
- Sviluppo della creatività musicale
Metodologie: l’obiettivo del laboratorio presenta diverse sfumature. Immaginiamo di frequentare una palestra sonora dove i bambini possono sperimentare i principali aspetti legati al mondo musicale: altezza dei suoni, timbro, ritmo. Questo avverrà attraverso attività ludiche di movimento alternate a momenti di gioco più statico che si intersecano ad esempio con il disegno. In un tale contesto potranno quindi apprezzare maggiormente le loro caratteristiche fisiche sviluppando la coordinazione, la creatività, una maggiore attenzione alla percezione dei sensi (vista e udito in particolare. Spesso l’udito è vissuto come un senso funzionale alla vista). Il canto, il movimento e il gioco saranno quindi i canali attraverso cui ci incammineremo nel mondo della musica. Per il raggiungimento delle finalità indicate il progetto attinge da varie esperienze in campo metodologico (Orff, Kòdaly, Laura Bassi, Giotre, ecc…)